ASPARAGO PUNGENTE (Asparagus acutifolius L.)
Fam. Liliaceae
Nuova fam.: Asparagaceae
Etimologia: il nome del genere deriva dal greco ἀσπάραγος = germoglio, mentre il nome della specie ha origine dal termine latino acutifolius, ad indicare la forma acuminata e quindi pungente dei cladodi (rametti tipici della pianta, simili a foglie aghiformi).
Antesi (fioritura): agosto-ottobre.
Piccolo suffrutice sempreverde, con fusti cilindrici e sottili, ascendenti, spesso lianosi, alti fino a 1,5 m (foto n. 1). Le strutture verdi e pungenti simili a foglie (raccolte in fascetti di 4-12 elementi) in realtà sono rami modificati, chiamati cladodi (o fillocladi), atti a svolgere la funzione di fotosintesi clorofilliana. Le foglie vere e proprie sono ridotte a piccolissime squame poco o per niente visibili (foto n. 2-3).
I fiori, di colore verde-giallastro, sembrerebbero ermafroditi (essendo presenti, in ogni fiore, androceo e gineceo) ma in realtà le parti maschili (dei fiori femminili attivi) e le parti femminili (dei fiori maschili attivi) risultano essere sterili e pertanto i fiori assumono comportamento unisessuale (foto n. 3).
I frutti sono bacche sferiche di colore verde (foto n. 4).
Sul territorio della Masseria Carmine la specie è abbastanza comune e diffusa tra gli elementi della macchia e della gariga.
Note: La pianta è molto ricercata per la raccolta dei teneri getti primaverili (turioni) utilizzati in cucina soprattutto per frittate e risotti. Tuttavia essendo fortemente diuretici se ne sconsiglia l’uso, in modo copioso, a chi è affetto da patologie renali.