Foto 1 - Teucrium polium subsp. capitatum - Foto Teo Dura
Foto 1 - Teucrium polium subsp. capitatum - Foto Teo Dura

 

CAMEDRIO A TESTA GROSSA [Teucrium polium subsp. capitatum (L.) Arcang.]

 

 

Nuovo binomio: Teucrium capitatum L.

 

Fam. Labiatae (Lamiaceae)

 

 

Etimologia: Il nome del genere sembra derivare da Teucro, antico re troiano che secondo Plinio utilizzò per primo questa pianta come rimedio medicinale; il nome specifico invece deriva dal greco πολιός (poliós), grigio, canuto, per l’aspetto glauco - lanuginoso della pianta, mentre il termine subspecifico deriva dal latino caput, testa, per la forma dell’infiorescenza.

 

Antesi: maggio-giugno

 

 

 

Foto 2 - Teucrium polium subsp. capitatum con vespa Scolia flavifrons - Foto Teo Dura
Foto 2 - Teucrium polium subsp. capitatum con vespa Scolia flavifrons - Foto Teo Dura

 

Pianta tossica: non ingerire. Usata in passato per uso medico e culinario, oggi se ne sconsiglia l’uso per accertata epatotossicità.

 

 

Piccolo suffrutice di aspetto glauco-lanuginoso per la presenza di abbondante pelosità, con gradevole odore aromatico, alto al massimo 40 cm, con fusti legnosi striscianti. Foglie intere, sessili, sublineari, lunghe in media 1,5 cm con bordo crenulato nella metà superiore. Infiorescenza subsferica, con fiori ermafroditi di colore bianco-crema (foto 1-2-3).

 

Foto 3 - Teucrium polium subsp. capitatum - Foto Teo Dura
Foto 3 - Teucrium polium subsp. capitatum - Foto Teo Dura

 

Vegeta in luoghi assolati e piuttosto aridi come garighe, pascoli aridi e dune consolidate.

 

 

Sul territorio della Masseria Carmine è abbastanza diffusa nelle garighe.