1 - Calamintha nepeta subsp. nepeta - Foto Teo Dura
1 - Calamintha nepeta subsp. nepeta - Foto Teo Dura

NEPETELLA, MENTUCCIA COMUNE [Calamintha nepeta subsp. nepeta (L.) Savi]

 

Nuovo binomio: Clinopodium nepeta (L.) Kuntze subsp. nepeta

 

Fam. Labiatae (Lamiaceae)

 

 

 

Etimologia: Il nome del genere deriva da due termini di origine greca, κᾰλος, bello e μίνθη, menta, alludendo al gradevole odore di menta che la pianta sprigiona; il nome specifico ha origine invece dal latino nepetum con cui Gaio Plinio Secondo indicò una pianta aromatica proveniente dalla città di Nepi (VT), antica città dell’Etruria. Il termine Clinopodium deriva invece da due termini di origine greca, κλίνη, inclinato (pendente) e πόδιον, piedino, ad indicare, probabilmente, la forma arrotondata dei verticilli fiorali simile a quella dei piedini arrotondati di alcuni modelli di letti antichi.

2 - Calamintha nepeta subsp. nepeta - Foto Teo Dura
2 - Calamintha nepeta subsp. nepeta - Foto Teo Dura

Antesi (fioritura): fine agosto-novembre.

Suffrutice di piccole dimensioni, di altezza variabile tra 20 e 50 (60) cm con fusti ascendenti, a sezione quadrangolare, legnosi solo alla base (foto n. 1).

 

Le foglie sono di piccole dimensioni, provviste di breve picciolo, con lamina ovale-arrotondata (foto n. 2-3).

L’infiorescenza si sviluppa a partire dalla metà superiore del fusto ed è formata da cime che nascono all’ascella delle foglie, composte da 5-20 fiori zigomorfi di colore variabile dal bianco al rosa-violetto, con chiazze nella parte centrale di colore più marcato (foto n. 2-3).

3 - Calamintha nepeta subsp. nepeta - Foto Teo Dura
3 - Calamintha nepeta subsp. nepeta - Foto Teo Dura

 

Sul territorio della Masseria Carmine la specie è molto comune e vegeta in garighe, incolti e lungo i bordi stradali tra i sentieri.

 

Note: La pianta ha odore di menta, ma molto più intenso e penetrante. Ricca di oli essenziali è usata sia per usi culinari che terapeutici.