1 - Rosmarinus officinalis - Foto Teo Dura
1 - Rosmarinus officinalis - Foto Teo Dura

ROSMARINO (Rosmarinus officinalis L.)

Fam. Lamiaceae (= Labiatae)

 

Etimologia: controversa; la più accreditata deriva dal latino s e marinus, ossia “rugiada di mare”; il termine specifico invece ne evidenzia i diversi utilizzi.

Antesi (fioritura):tutto l’anno

Caratteristico componente della macchia e della gariga e a volte come elemento predominante del sottobosco di alcune pinete, si presenta sotto forma di piccolo arbusto molto ramificato con gradevole odore penetrante. Diffuso soprattutto sulla fascia costiera si spinge fino alla media collina. Largamente utilizzato sia in cucina come aromatizzante e come componente di alcuni liquori sia in erboristeria per le sue numerose virtù terapeutiche. Usato anche nell’industria profumiera e cosmetica.

Le foglie sono lineari, come piccoli aghi, di colore verde scuro e lucide sulla pagina superiore e bianco tomentose in quella inferiore.

I fiori sono ordinariamente di colore azzurro, ma a volte assumono tonalità sia più intense che più tenui sino ad arrivare, anche se raramente, al rosa e al bianco (foto n. 1 e 2).

 

 

Frequente, sul territorio della Masseria Carmine, nelle aree a macchia.

2 - Rosmarinus officinalis - Foto Teo Dura
2 - Rosmarinus officinalis - Foto Teo Dura