ROVO COMUNE (Rubus ulmifolius Schott)
Fam. Rosaceae
Etimologia: Il nome del genere ha origine dal latino ruber, rosso, probabilmente per il colore assunto da molti frutti di piante di questo genere a maturità (es. lampone); il nome specifico invece fa riferimento alla forma delle foglie (foto 1) simile a quelle dell’olmo (dal latino ulmus, olmo e folium, foglia).
Antesi (fioritura): maggio-luglio.
Attenzione: gli aculei possono provocare graffi e ferite anche profonde e dolorose; prestare attenzione durante il passaggio e la raccolta dei frutti. Prestare attenzione anche durante il cammino, in quanto i turioni, a volte appressati al suolo, possono provocare cadute. Proteggere soprattutto viso e occhi.
Comune arbusto sempreverde che forma spesso barriere intricatissime ed impenetrabili, con grossa radice legnosa pollonifera da cui si dipartono lunghi turioni (getti) lunghi spesso oltre 2 metri, dapprima suberetti, poi arcuati e ricadenti e provvisti di molti aculei robusti (foto 2).
Le foglie sono alterne e composte, formate da 3-5 foglioline di colore verde-cupo sulla pagina superiore e verde-glauco su quella inferiore a causa della presenza di peluria appressata.
L’infiorescenza è una pannocchia piramidata; i fiori presentano petali rosa (raramente bianchi) e numerosi stami (foto 1).
Il frutto è la classica mora, dapprima di colore rosso, nera a maturità (fine estate), largamente usata per la preparazione di marmellate, gelatine, dolci o consumata sul posto (foto 3 e 4).
Sul territorio della Masseria Carmine si trova sporadicamente presso i bordi stradali e margini di sentieri.