Anacamptis collina (Banks & Sol. ex Russell) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco άνακάμπτειν (anakamptein), ripiegare, con allusione, probabilmente, ai due ripiegamenti basali presenti sul labello della specie A. pyramidalis. Il nome della specie ha invece origine dal latino collinum, collina, luogo in cui la specie è particolarmente diffusa.
Antesi (fioritura): Febbraio-Marzo
Tra le specie che vegetano nella nostra provincia è tra quelle a fioritura più precoce, preceduta solo dalla Barlia robertiana. La pianta è tozza e robusta e raramente supera i 20-25 cm di altezza (foto n. 1).
Le foglie sono quasi tutte riunite in rosetta basale ma non appressate al suolo, alcune guainanti la parte inferiore del caule (foto n. 2).
L’infiorescenza ha forma cilindrica e compatta con fiori moderatamente addensati tra loro. I fiori si presentano con sepali laterali divergenti e sepalo mediano connivente con i due petali a formare un casco (foto n. 3-4). Il labello è intero e convesso, con margine lievemente ondulato, di colore variabile tra il rosa chiaro e il violetto. Lo sperone è tozzo e robusto.
Vegeta in spazi aperti (garighe, prati, bordi stradali) ed è impollinata maggiormente da api, sia solitarie che sociali.
In provincia di Taranto è uniformemente diffusa, anche se non particolarmente numerosa, dal livello del mare al piano collinare.
Sul territorio della Masseria Carmine al momento sono state rinvenute poche piante ma si stima che potrebbero essercene altre, visto che la specie è comunque molto diffusa nel territorio adiacente la Masseria.
Note: È una delle tante specie che in passato rientravano nel genere Orchis e che in seguito ad una recente revisione tassonomica, basata su studi genetici, è stata trasferita al genere Anacamptis.