1 - Anacamptis pyramidalis - Foto Teo Dura
1 - Anacamptis pyramidalis - Foto Teo Dura

Anacamptis pyramidalis (L.) Rich.

 

 

Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco άνακάμπτειν (anakamptein), ripiegare, con allusione, probabilmente, ai due ripiegamenti basali presenti sul labello. Il nome della specie ha invece origine dal latino pyramis, piramide, per la forma dell’infiorescenza ad inizio antesi (foto n. 1).

Antesi (fioritura): fine Marzo-Maggio.

2 - Anacamptis pyramidalis tra gli olivi - Foto Teo Dura
2 - Anacamptis pyramidalis tra gli olivi - Foto Teo Dura

È una delle orchidee più appariscenti tra quelle presenti sul nostro territorio sia per il vivace colore rosa, sia per l’altezza della pianta che può raggiungere anche 60 cm (foto n. 2). Le foglie sono lineari ed arcuate, lunghe fino a 25 cm, quelle superiori più brevi e bratteiformi. 

L’infiorescenza ad inizio antesi presenta forma conico-piramidale, cilindrica successivamente; 

3 - Anacamptis pyramidalis - Foto Teo Dura
3 - Anacamptis pyramidalis - Foto Teo Dura
4 - Anacamptis pyramidalis - Foto Teo Dura
4 - Anacamptis pyramidalis - Foto Teo Dura

è composta da numerosi piccoli fiori appressati tra loro di colore variabile tra il rosa e il porporino (foto n. 3-4); presenti comunque molti esemplari di colore variabile dal rosa chiaro fino al bianco puro (foto n. 5).


5 - Anacamptis pyramidalis (esemplare apocromico) - Foto Teo Dura
5 - Anacamptis pyramidalis (esemplare apocromico) - Foto Teo Dura

I tepali formano un casco aperto, mentre il labello è trilobo, con lobi di uguale lunghezza. Alla base del labello sono presenti due lamelle rialzate che assumono funzione di guida per gli insetti impollinatori. Lo sperone, nettarifero, è lungo e filiforme ed arcuato verso il basso.

Vegeta in spazi aperti, anche umidi, e in luoghi lievemente ombrosi.

 

Specie comune ed uniformemente diffusa in tutta la provincia di Taranto,

 

risulta ben distribuita nelle aree a macchia del territorio della Masseria Carmine.

 

Note: La specie è impollinata da diversi Lepidotteri diurni e notturni. Il grande naturalista inglese Charles Darwin pubblicò un libro nel 1862 dal titolo “I vari espedienti mediante i quali le orchidee vengono impollinate dagli insetti” dove elenca ben 23 specie di Lepidotteri responsabili dell’impollinazione di Anacamptis pyramidalis.