Ophrys lutea subsp. lutea Cav.
Etimologia: il nome del genere sembra derivare dal greco οϕρύς, sopracciglio, con probabile allusione alla pelosità del labello presente nelle entità di questo genere; il nome specifico (e subspecifico) deriva dal latino luteus, giallo, relativo alla colorazione del labello (foto n. 1 -2-3).
Antesi (fioritura): marzo-aprile
Pianta di aspetto robusto, alta da 5 a 30 cm con foglie raccolte in rosetta basale, le cauline più piccole e guainanti.
Infiorescenza lassa e pauciflora, composta in media da 2-8 fiori relativamente grandi. Sepali grandi, di colore verde con strie longitudinali più marcate, il centrale ripiegato sul ginostemio; petali più piccoli, giallastri o giallo-verdastri, di forma irregolarmente rettangolare; labello grande fortemente ripiegato alla base, trilobo, di colore giallo vivo e parte centrale marrone con due macule bluastre (foto n. 3-4); lobi laterali in genere sovrapposti al mediano con quest’ultimo a volte diviso lievemente in due lobuli; bordi del labello leggermente revoluti in avanti.
Vegeta in spazi aperti e boschi chiari.
In provincia di Taranto risulta diffusa ed ampiamente distribuita;
sul territorio della Masseria Carmine è presente con buon numero di esemplari nelle aree a macchia.